Il Kambo

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Come si applica il kambo e come si svolge una seduta ?


La seduta si svolge a digiuno dal mattino e dopo aver seguito nei giorni precedenti le direttive date nella sezione “Come ci si prepara ad una seduta kambo” (vedi domanda seguente in questa pagina).
Il giorno dell’applicazione, soprattutto se è la prima esperienza, è bene non incastrare la seduta con altri impegni personali o di lavoro ma dedicarsi una giornata in cui prendersi il tempo di riposare, ascoltare se stessi e dare il tempo all’esperienza di sedimentare.

E’ bene arrivare alla seduta portando con se da indossare per l’occasione abiti comodi, non stretti, che diano respiro al basso addome. La persona che si sottopone al trattamento deve iniziare a bere fino ad arrivare ad ingerire circa 2 litri di acqua, l’acqua va bevuta nei 15 minuti prima dell’applicazione in presenza del facilitatore, è meglio non bere prima di arrivare nel luogo dove farete la seduta, o comunque mantenere la vostra normale idratazione corporea. Vengono fatte delle piccole scottature sulla pelle con un bastoncino di legno per poter applicare il kambo, questi “punti” vengono fatti in genere sulla spalla o sui polpacci, il segno permane sulle pelle fino a scomparire in circa due mesi.


Con il benestare della persona trattata, il facilitatore può anche decidere di applicare i punti in altre zone del corpo, in base all’esigenza della persona di trattare uno specifico disagio fisico.
Il numero di punti applicati va in base alla persona, se ha fatto o meno altri trattamenti in precedenza, a quello che di specifico si va a curare. La prima volta si parte sempre con un dosaggio basso per vedere il grado di reazione che la persona ha verso la sostanza, poi se seguono altri trattamenti a distanza di non più di 1 mese, i punti vanno ad aumentare.


Preparati i punti e bevuta l’acqua, viene applicato il kambo, appoggiando la secrezione sulle spellature provocate dalle scottature precedenti. Il kambò entra in circolo mediante il sistema linfatico. L’effetto è immediato, il corpo si scalda, il cuore batte veloce, subentra una leggerezza e poi nausea che va a cessare in genere rigettando l’acqua bevuta precedentemente.


Finito il ciclo di pulizia degli effetti del kambo, i punti vengono rimossi e segue un momento di relax del paziente in cui è tipico godere di una pace interiore molto profonda. Generalmente, il tempo richiesto per una seduta individuale è di circa 1 ora ma a seconda di come lavora il facilitatore, si possono anche fare 2 applicazioni ravvicinate in successione per una pulizia più profonda. Dopo l’applicazione e rientrati a casa, è bene chiudere il processo con una doccia o bagno e dedicarsi una giornata tranquilla senza impegni.

KAMBO KARMARANDO

​Come ci si prepara ad una seduta kambo ?


Nei 3 giorni precedenti la seduta evitare carne rossa, grassi, latticini, zuccheri raffinati, cibi pesanti, evitando o limitando il più possibile il sale e cibo con additivi chimici. Per risultati migliori astenersi anche dal sesso e se siete tabagisti con forte dipendenza cercate almeno di ridurre la quantità di sigarette fumate giornalmente.
Nella giornata del trattamento dopo l’applicazione continuare tale dieta almeno per la giornata stessa.
Ricordarsi che il digiuno nelle 9/12 ore precedenti è tassativo per un buon processo.
Astenersi assolutamente da alcolici il giorno prima e non bere succo di agrumi nelle 24 ore precedenti all’applicazione.
Nei 5 giorni precedenti la seduta e per qualche giorno dopo il kambo, evitare integratori detossinanti, clisteri ed ogni forma di pratica che possa impoverire il livello di sodio nel vostro organismo. Non bere assolutamente in questi giorni acqua demineralizzata e non bevete in generale più di 2 litri di acqua al giorno. Se si è persone sportive con un attività fisica molto intensa, che porta a sudare ed a bere molto abitualmente, è bene rallentare tale attività nei giorni precedenti ed integrare la dieta con degli elettroliti o integratori tipo Gatorade .

Il kambo è sicuro ?
Il kambo è sicuro al 100% in mani esperte e consapevoli. Ci sono state in passato in sudamerica dei decessi, ma queste sono un numero molto ridotto ed andando ad analizzare i casi il kambo non era la causa del decesso ma erano le condizioni di salute di chi si era sottoposto al trattamento. Questo succede per tutte le medicine, naturali o farmaceutiche. Ci sono sempre controindicazioni ed è molto importante per chi si approccia al trattamento far presente all’operatore dei propri problemi fisici o psicologici. Il kambo non è per tutti. Se vai in sudamerica e decidi di sottoporti ad un applicazione presso una tribù indigenza locale prestate molta cautela in quanto li non vengono prese le precauzioni dell’uso occidentale di questa secrezione.
Inoltre, la diffusione del kambo in occidente sta portando anche improvvisazione in questa pratica, sinceratevi sempre dell’esperienza del facilitatore e che questo sia preparato per farvi vivere un esperienza in sicurezza.

Ci sono controindicazioni ?
nel rispetto e sicurezza delle persone, il kambo non può essere applicato :

  • a persone minorenni
  • a donne in stato di gravidanza o in allattamento.
  • a persone che hanno sofferto in passato di aunerisma o emorragia celebrale o occlusione di vene o infarto cardiaco
  • a soggetti con impianti cardio-vascolari (bypass, peacemaker).
  • a persone soggette a problemi respiratori gravi.
  • a persone che soffrono di problemi di pressione (troppo alta o bassa) e che prendono medicinali per questa patologia.
  • a persone che soffrono di gravi disagi mentali (eccetto la depressione)
  • a persone affette da disturbo bipolare
  • a persone che non possono comprendere a pieno il processo fisico che comporta l’applicazione
  • a persone con ferite esterne o interne non ancora rimarginate completamente (ad es. Intevento chirurgico)
  • a persone che assumono medicinali sopressori del sistema immunitario
  • a persone che soffrono della patologia denominata “Morbo di Addison”
  • a persone che soffrono di una grave forma di epilessia
  • a persone che soffrono di livelli bassi di cortisolo nel sangue
  • a persone che hanno utilizzato diuretici nell’ultimo periodo
  • Le persone asmatiche hanno bisogno di portare il proprio inalatore.
  • I diabetici hanno bisogno di portare con loro insulina, strip test e cibo extra.
  • Il flusso mestruale potrebbe aumentare nelle 24/36 ore successive al trattamento

E’ un processo doloroso ?


Una seduta di kambo non si può definire una passeggiata ma una volta entrati in confidenza con il processo non c’è nulla che non sia superabile con la forza di volontà e l’intento di entrare in un profondo processo di purificazione fisica. Se si è soggetti sensibili per i quali il vomitare è vissuto a livello fobico non è consigliabile sottoporsi a questo vaccino in quanto il rigetto per via orale dell’acqua ingerita si potrebbe definire indispensabile, anche se in parte potrebbe avvenire per evaquazione.
Va anche detto che per persone che conducono una vita sana, con una energia più elevata rispetto alla media (tipo chi pratica con costanza yoga ed ha un alimentazione sana) il processo può essere molto meno fastidioso rispetto alla norma, tollerando di più gli effetti di rigetto della secrezione ed andando a fare un esperienza più spirituale che fisica.


Quante sedute occorrono ?


Per il kambo non c’è posologia definita, in quanto si agisce in base al soggetto ed alla necessità che spinge a fare il trattamento. In genere dopo il primo trattamento si vede in che modo reagisce la persona e si decide sul da farsi. Come primo approccio è consigliato fare almeno 3 sedute ad una distanza massima di 4 settimane una dall’altra per entrare in pieno contatto con i principi attivi di questo rimedio.
Cosa devo aspettarmi dopo un applicazione ed a lungo termine ?
Gli effetti del kambò immediati (in genere a partire dal giorno dopo) sono soggettivi e possono durare qualche giorno o anche fino a 10 giorni, dipende tutto dalle abitudini alimentari e di vita della persona che si sottopone al trattamento. E’ comune uno stato di benessere generalizzato, buon umore, mente rilassata, stato di attenzione accentuato ed a volte anche godere di un energia prorompente a livello fisico. A lungo termine, un trattamento di 3 applicazioni in 2/3 mesi, in genere rafforza notevolmente il sistema immunitario, prevenendo le malattie comuni e comunque permettendo di smaltirle molto più velocemente rispetto a prima. L’effetto a lungo termine del trattamento completo è di circa 6 mesi ma si può anche dilatare notevolmente nel tempo.

Il Kambo, la depressione e gli antidepressivi


Le sedute di kambo danno una profonda pulizia a livello di tossine e quindi a livello di energia. Sono sicuramente un valido aiuto per le persone depresse ma da sole possono non bastare, in quanto gli effetti dei peptidi bioattivi come la dermorfina e la deltorfina durano alcuni giorni e non per sempre. La persona che vuole curare la sua depressione deve anche mettere lo sforzo personale di rompere i suoi schemi, magari con una disciplina quotidiana (tipo lo yoga o altre pratiche orientali) e tutto questo abbinato al kambo può essere veramente un punto di svolta al proprio stato fisico e mentale. Non ci sono controindicazioni agli antidepressivi di qualsiasi tipo. Gli ansiolitici possono un pò ammortizzare l’effetto del kambo nella seduta ma non ne pregiudicano i benefici.

Kambo, farmaci e medicina ufficiale
Ricordando che :

  • Il kambo non sostituisce qualsiasi forma di pratica medica.
  • Il kambo non è una medicina riconosciuta dal mondo medico.
  • I praticanti kambo non sono dottorati ne medici, non diagnosticano malattie, offrono consigli per la salute.
  • Il kambo è un rituale sciamanico della foresta pluviale, non è un trattamento medico.
    Si fa presente che :
  • Non ci sono farmaci noti con cui il kambo entra in conflitto. Va valutata con attenzione l’idoneita alla seduta in caso di assunzione di farmaci immunosopressori e diuretici.
  • Se si ci sta sottoponendo ad una cura medica, questa non va sospesa per sottoporsi all’applicazione.
  • Per i pazienti sotto cura medica per ansia e/o depressione è bene che avvisino il proprio psichiatra dell’intenzione di sottoporsi al trattamento.

Il Kambo va bene per disintossicarsi da metadone ?


Le sedute di kambo da sole levano gradualmente la dipendenza fisica da metadone (e da altre sostanze che creano dipendenza) ma non la dipendenza mentale, dove è necessario un forte spirito di volontà per vincerla.
Il numero di applicazioni kambo necessarie per la disintossicazione dipende dal quantitativo di metadone assunto giornalmente ed è comunque fondamentale da parte della persona che si sottopone al trattamento una forte determinazione mentale per raggiungere l’obiettivo prefissato.

Per ricavare la secrezione come viene trattata la rana ?
I kambo stick vengono prodotti da tribù indigene locali dell’Amazzonia.

La rana (vedi la tipologia di rana )viene catturata, legata a dei paletti con dei lacci sui quattro arti e la secrezione viene tolta dalla superficie della pelle con un bastoncino di legno. Dopo questo processo la rana viene rilasciata indenne e la secrezione si riforma nel giro di pochi giorni, per la rana si potrebbe definire un processo “stressante” . Dicono che questa specie sia sulla via dell’estinzione, ma per cause riconducibili all’inquinamento ed alla deforestazione della foresta pluviale.

Il Kambo è allucinogeno ?


Il kambo è catalogato in alcune nazioni come sostanza psichedelica ma lo è nel senso largo del termine in quanto gli effetti che tale sostanza può portare alla psiche si limitano al buon umore, presenza mentale ed a volte euforia : ovvero stati assolutamente ordinari di coscienza rispetto a quelli ottenuti da una sostanza psichedelica in senso stretto. Il kambo può produrre uno stato alterato della realtà per un tempo molto breve in alcune persone e molti ricevono intuizioni su come vivere una vita più sana nei minuti del processo.


Il kambò è legale ?


Il kambò non è illegale in quanto ad oggi non è catalogato come sostanza proibita dalla giurisdizione italiana ed in generale nel mondo. Contiene come detto degli oppiacei naturali molto potenti , ma la modalità in cui viene applicato ne garantisce un dosaggio tollerabile che esclude qualsiasi rischio di sovradosaggio. E’ chiaro che come tutte le sostanze sta all’essere umano farne un utilizzo responsabile e consapevole.

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